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Vi ricordate di quando eravamo dei cuccioli e ci avvicinavamo alla finestra per cercare di scorgere la slitta di Babbo Natale?
No! Non quel tipo di cuccioli!
Prego la regia di prestare più attenzione agli allegati. Grazie.
Ecco, così va bene.
Eravamo anche convinti che Babbo Natale notte tempo sarebbe entrato in casa nostra attraverso la cappa del camino. Come potesse fare non ci era ben chiaro; ma questo era un dettaglio trascurabile. E comunque prima di andare a letto ci assicuravamo che i genitori avessero lasciato una fetta di panettone e un bicchiere di latte sul tavolo di cucina per lui. Certo se in ogni casa mangiava una fetta di panettone si spiegava perché fosse così grande e grosso. La dieta delle renne ci era del tutto sconosciuta; per andare sul sicuro lasciavamo qualche biscotto.
E la notte cercavamo di restare svegli per sentire quando sarebbe arrivato, ma inevitabilmente la cascata di sonno ci prendeva a tradimento.
E che rabbia quando la mattina la mamma ci chiedeva: “L’hai sentito stanotte? Ha fatto un gran baccano …. deve essere inciampato nei tuoi pattini … li lasci sempre dappertutto!” . Intanto il babbo si massaggiava il ginocchio e diceva : “Che botta! Mi fa ancora male.” Ma noi non vedevamo il nesso tra le due cose. Anche perché non volevamo perdere ulteriore tempo per precipitarci a scoprire quali regali Babbo Natale ci aveva portato.
E allora di rincorsa sotto l’albero a cercare pacchi e pacchetti, a togliere nastri fiocchi e carta colorata, ad aprire le scatole dal prezioso contenuto. Prezioso per noi, naturalmente.
“Wow ! proprio quello che avevo chiesto! Babbo Natale è stato proprio bravo, vero?”.
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papone
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Last Edit: 12 years 4 months ago by papone.
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Poi siamo diventati grandi.
Ehi, di nuovo?
E Natale ha perso gran parte della sua magia.
Naturalmente non mi riferisco al significato vero e profondo della Festa religiosa, che – come deve essere – è rimasto invariato.
Il Calendario dell’Avvento ospitato in OSW (il primo nella nuova sede) cerca di recuperare un po’ di quella magia.
Nei prossimi giorni, a turno, ciascuno di noi pubblicherà delle pagine legate ad un tema natalizio: lo svolgimento del tema è lasciato completamente alla fantasia e al gusto del suo autore.
Che concluderà la sua pagina con una domanda, possibilmente legata al tema trattato, e comunque al Natale.
Questo è il gioco che proponiamo a tutti gli amici di OSW.
Alla domanda sarà allegata la risposta, in un file zippato protetto da password, che si aprirà digitando la risposta corretta.
Dopo Natale chiederemo a tutti quante risposte sono riusciti a dare in modo da stabilire il vincitore del gioco.
Non ci sono premi da vincere: solo il piacere del gioco.
Vi chiedo di non postare le vostre risposte ! Grazie.
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papone
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Last Edit: 12 years 4 months ago by papone.
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Last Edit: 12 years 4 months ago by papone.
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come Avvento
L’Avvento è il periodo destinato dalla Chiesa a preparare i fedeli alla celebrazione del Natale.
Nei riti cristiani occidentali segna l'inizio del nuovo anno liturgico.
La parola deriva dal latino adventus e significa "venuta" anche se, nell'accezione più diffusa, viene indicato come "attesa".
Nel rito romano della Chiesa cattolica l'Avvento contiene quattro domeniche ed inizia in un periodo compreso tra il 27 novembre e il 3 dicembre.
Si compone di due periodi; inizialmente si guarda all'Avvento futuro del Cristo nella gloria alla fine dei tempi, occasione di penitenza; dal 17 dicembre la liturgia pone invece l'attenzione sull'Avvento di Cristo nella pienezza dei tempi, con la sua Incarnazione.
In avvento il colore dei paramenti sacri del sacerdote è il viola, tranne la domenica della terza settimana in cui facoltativamente possono essere indossati paramenti rosa. Questa domenica infatti è chiamata Gaudete, a motivo dell'antifona di ingresso della messa, che riporta un passo della Lettera ai Filippesi in cui Paolo invita alla gioia: «Rallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino.»; il carattere penitenziale dell'Avvento è dunque stemperato dalla speranza della venuta gloriosa di Cristo.
Nella liturgia delle Sante Messe del periodo di avvento (come in quaresima) non viene recitato l'inno del Gloria. Dal 29 novembre al 7 dicembre è tradizione celebrare, in molte chiese latine, la Novena dell'Immacolata cui fa seguito, dal 16 al 24 dicembre, la Novena di Natale.
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Last Edit: 12 years 4 months ago by papone.
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Nei secoli IV e V l’Avvento era la preparazione all’Epifanìa, piuttosto che al Natale: un tempo dedicato al battesimo dei nuovi cristiani ed un tempo di penitenza simile alla Quaresima.
Un antico documento in cui si trovano, precisati, in maniera sia pure poco chiara, il tempo e gli esercizi dell'Avvento, è un passo di san Gregorio di Tours, al decimo libro della sua Storia dei Franchi nel quale riferisce che san Perpetuo, uno dei suoi predecessori, che occupava la sede verso il 480, aveva stabilito che i fedeli digiunassero tre volte la settimana per un periodo di 40 giorni fino a Natale. Non sappiamo se con quel regolamento san Perpetuo stabiliva un'osservanza nuova o sanzionava semplicemente una legge già esistente.
A partire dal VI secolo si cominciò a interpretare l’Avvento come un periodo di riflessione e preparazione alla seconda venuta del Cristo.
Nel secolo IX papa san Nicola (non quel san Nicola!) ridusse la durata dell’Avvento a quattro settimane; la consuetudine delle penitenze e dei digiuni continuò a lungo, anche se lentamente la loro severità iniziò ad attenuarsi.
Attorno al 1500, infine, si cominciò a utilizzare il periodo anche come una preparazione alla celebrazione della nascita di Gesù. E anche se l’Avvento restava un periodo di penitenza, sullo stile delle chiese Anglicane e Luterane anche la chiesa di Roma accettò una sua minore severità.
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Last Edit: 12 years 4 months ago by papone.
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In molti Paesi l’Avvento fu a lungo segnato da particolari tradizioni, alcune delle quali tuttora in vigore.
In alcune parti dell’Inghilterra secondo un’antica usanza (ormai abbandonata) vecchie mendicanti andavano in giro con due pupazzi vestiti da Gesù Bambino e da Madonna (Advent Images), ricevendo una moneta in ogni casa in cui si presentavano; una cattiva sorte era attesa nelle case in cui le vecchiette non si presentavano prima del Natale.
In Normandia i contadini assumevano ragazzini sotto i 12 anni perché durante l’Avvento corressero tra i campi e i frutteti con delle torce in mano con cui dar fuoco a delle stoppie in modo da allontanare insetti e parassiti che avrebbero danneggiato il raccolto.
Nel nostro Paese – tra le altre consuetudini – c’è quella degli zampognari. tuttora in vigore. Così si chiamano quei musicisti o figuranti che con l'arrivo del Natale (in particolare durante il periodo della Novena dell'Immacolata Concezione e del Natale), percorrono le vie cittadine, in abiti tipici, suonando motivi natalizi tradizionali, quali ad esempio Tu scendi dalle stelle. Generalmente gli zampognari suonano in coppia, uno la zampogna vera e propria ed un altro la ciaramella o altri strumenti a fiato e tradizionalmente si tratta di pastori o contadini che si trasferiscono temporaneamente in città per il periodo natalizio.
Ai nostri giorni i modi più comuni per accompagnare lo scorrere dell’Avvento sono la candela , la corona e il calendario dell’Avvento.
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papone
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Last Edit: 12 years 4 months ago by papone.
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La candela dell’Avvento porta l’indicazione dei giorni di dicembre fino alla vigilia del Natale. Posata sul tavolo della stanza dove si mangia, viene accesa ad ogni pasto e fatta bruciare fino a consumare la tacca del giorno corrente. Questa tradizione sembra sia di origine tedesca, ma oggi è diffusa anche altrove; ad esempio, nel mondo anglosassone.
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La corona dell'Avvento è una tradizione cristiana che simboleggia il passaggio delle 4 settimane dell’Avvento secondo una pratica luterana che si è successivamente estesa.
Comunemente è una struttura di forma circolare formata da rami di piante sempreverdi (tipicamente conifere) all'interno della quale sono inserite quattro candele, di solito colorate . Alcune versioni prevedono la presenza di una quinta candela (rigorosamente bianca) posta al centro del cerchio.
Le candele vengono accese una alla volta ogni settimana, in modo che per la domenica prima di Natale siano accese tutte e quattro (la quinta viene accesa la Vigilia o il Natale stesso). L’accensione delle candele è accompagnata dalla lettura di passi della Bibbia o delle recita di preghiere.
L’anello o la ruota con la decorazione di sempreverdi erano usati come simbolo dalle popolazioni del nord Europa già molto prima del Cristianesimo. Il cerchio rappresentava il ciclo eterno delle stagioni , mentre il sempreverde e le candele accese simboleggiavano la permanenza della vita nel mezzo dell’inverno.
Alcune fonti suggeriscono che la corona dell’Avvento – ormai reinterpretata come simbolo cristiano – fosse d’uso comune nel Medioevo; secondo altre divenne una tradizione cristiana solo nel XVI secolo, in Germania.
Altri ritengono che sia stata inventata solo nel XIX secolo. Secondo questa versione la moderna corona dell’Avvento sarebbe stata ideata dal pastore protestante Johann Hinrich Wichern (1808-1881), pioniere dell’attività missionaria tra i poveri nelle città. Durante l’Avvento i bambini della scuola missionaria Rauhes Haus , fondata dal Wichern ad Amburgo, erano soliti chiedere se fosse arrivato il Natale o quanto ancora mancasse . Nel 1839 il pastore costruì un grande anello di legno (ricavandolo dalla ruota di un carro) e lo adornò con 23 candele: 19 piccole e rosse , 4 grandi e bianche. Quelle grandi venivano accese una per volta ogni domenica dell’Avvento, le piccole nei restanti giorni. L’usanza si diffuse tra le chiese protestanti in Germania, evolvendosi in una versione più piccola con le 4 ( o 5 ) candele attuali. I cattolici tedeschi adottarono l’usanza negli anni 20 del Novecento. Nel decennio successivo la corona dell’Avvento si diffuse anche negli Stati Uniti.
Nelle chiese cattoliche i colori più diffusi per le candele sono il viola ed il rosa, corrispondenti ai colori liturgici per le domeniche d’Avvento. Il viola è il colore tradizionale della penitenza e dell’attesa, che contrassegna 3 delle 4 settimane d’Avvento. Per la terza settimana (domenica del Gaudete , dalla prima parola dell’introito) è invece scelto il rosa, come una pausa allo spirito penitenziale del periodo.
Nelle chiese protestanti è invece più comune usare 4 candele rosse (che riprende il tradizionale colore delle decorazioni natalizie), oppure blu (che è il colore della speranza e dell’attesa). La candela bianca centrale – quando è presente – viene chiamata candela di Gesù ed è sempre bianca (il colore delle festività).
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papone
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Last Edit: 12 years 4 months ago by papone.
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Un altro tradizionale modo per contare i giorni di dicembre che mancano al Natale è il calendario dell’Avvento. La maggior parte è costituita da una rettangolo di cartone con 24 finestrelle, che vengono aperte una al giorno fino a Natale, mostrando una figurina, una poesia, la parte di una storia (ad esempio, il racconto della Natività) o un piccolo dono (ad esempio, un giocattolo o un cioccolatino).
Contare i giorni che mancano al Natale ha radici nei paesi di lingua tedesca e risale al 18esimo secolo.
Nelle società contadine era un modo per riunire, durante le quattro settimane dell’Avvento, adulti e bambini, in un momento di riflessione mattutina sull’importanza della nascita del Redentore.
I primi calendari erano fatti in casa, a mano, secondo estro e fantasia delle famiglie: circa 28 tratti di gesso di diverso colore erano segnati su una porta o una parete: ogni giorno un tratto veniva cancellato; un fuscello di paglia veniva aggiunto nella greppia ancora vuota del presepio; una candela composta da tratti di diverso colore veniva fatta bruciare un pezzo dopo l’altro; su un ripiano si mettevano in fila candele giorno per giorno; piccole figure di tema religioso venivano via via incollate su una tavola di legno appesa al muro.
Il primo calendario dell’Avvento conosciuto risale al 1851 ed era fatto a mano. Le cronache sono concordi nel riferire che il primo calendario stampato a macchina apparve nel 1902 ad Amburgo ad opera della Libreria Evangelica ed esposto nella Cappella della Casa di Riposo.
In Austria il primo calendario a stampa apparve nel 1903; si trattava semplicemente di un cartone decorato con una scena invernale, su cui venivano incollate figurine colorate di soggetto natalizio, ritagliate da un foglio stampato in cromolitografia. Nel 1904 l’editore del quotidiano "Neuen Tagblatt Stuttgart" allegò al numero della prima domenica d’Avvento un calendario a colori come omaggio ai lettori.
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Last Edit: 11 years 5 months ago by ganimede.
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Ma il progenitore degli attuali calendari dell’Avvento è Gerhard Lang, tipografo presso la ditta Reichhold & Lang di Monaco, che nel 1908 realizzò 24 piccole immagine da attaccare ad un cartoncino. Soltanto a partire dagli anni '20 iniziò la produzione di calendari fatti da due cartoni sovrapposti; su quello bianco sottostante erano stampate 24 immagini mentre su quello sovrapposto erano incise altrettante finestrelle apribili in corrispondenza delle figurine. Prima che la sua tipografia cessasse l’attività negli anni 30, Lang realizzò e mise in vendita almeno 30 diversi tipi di calendari. Nello stesso periodo la Sankt Johannis Printing Company iniziò a produrre calendari dell’Avvento a carattere religioso, con versetti della Bibbia invece che immagini.
Durante la seconda guerra mondiale la produzione in Germania fu interdetta per ordine del Regime (ufficialmente per risparmiare carta) . Dopo la guerra, Richard Sellmer di Stoccarda riprese la commercializzazione dei calendari dell’Avvento e a lui per primo si deve il merito del loro grande ed esteso successo.
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papone
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Last Edit: 12 years 4 months ago by papone.
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1. L’Avvento inizia la domenica più vicina alla festa di un santo. Qual è il nome di questo santo?
2. Per molti secoli l’Avvento iniziò alla fine della festa dedicata ad un santo un tempo molto popolare. In previsione del lungo periodo di digiuno e penitenza che sarebbe seguito, la festa era contrassegnata da grandi bevute e mangiate. Qual è il nome di questo santo?
3. Secondo una tradizione popolare (che non è confermata dalla liturgia) le 4 settimane dell’Avvento simboleggiano il periodo tra due nascite.
Quanti anni è lungo questo periodo? Alla nascita di chi (nell’ordine) si riferisce?
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Last Edit: 12 years 4 months ago by papone.
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Babbo Natale è una figura mitica presente nel folclore di molte culture che distribuisce i doni ai bambini, di solito la sera della vigilia di Natale. Babbo Natale è un elemento importante della tradizione natalizia della civiltà occidentale, oltre che in America latina, in Giappone ed in altre parti dell'Asia orientale.
Antica illustrazione datata 1881. L'autore è Thomas Nast che, insieme a Clement Clarke Moore, ha contribuito a creare la moderna immagine di Babbo Natale.
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Origine
Tutte le versioni del Babbo Natale moderno derivano dallo stesso personaggio storico, il vescovo San Nicola di Mira della città di Myra (antica città dell'odierna Turchia), di cui si racconta che, essendo un vescovo, esortò tutti gli altri parroci della sua diocesi a diffondere il cristianesimo laddove i bambini non avevano la possibilità o la volontà di recarsi in chiesa anche a causa del freddo invernale, che costringeva molti a non uscire di casa. Così li esortò, dicendo loro di recarsi dai bambini portando loro un regalo e di cogliere l'occasione per spiegargli chi fosse Cristo e che cosa avesse fatto per l'intera umanità. I parroci quindi, indossando un pesante soprabito rosso scuro (simile al bordò) per ripararsi dal freddo e portando con loro un sacco pieno di regali, raggiungevano i bambini mediante alcune slitte trainate da cani (e non renne). La leggenda di San Nicola è alla base della grande festa olandese di Sinterklaas (il compleanno del Santo) che, a sua volta, ha dato origine al mito ed al nome di Santa Claus nelle sue diverse varianti.
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Antiche origini cristiane
Il primo personaggio è San Nicola di Mira (più noto in Italia come San Nicola di Bari), un vescovo cristiano del IV secolo. Mira (o Myra) era una città della Licia, una provincia dell'Impero bizantino che corrisponde all'attuale Anatolia, in Turchia.
Rappresentazione di Sinterklaas, antico Babbo Natale del Benelux
In Europa (in particolare nei Paesi Bassi, in Belgio, Austria, Svizzera e Germania) viene ancora rappresentato con abiti vescovili e con la barba. Le reliquie di San Nicola furono traslate a Bari da alcuni pescatori e per ospitarle fu costruita una basilica nel 1087. Il luogo è da allora meta di pellegrinaggi da parte dei fedeli.
San Nicola è considerato il proprio patrono da parte di marinai, mercanti, arcieri, bambini, prostitute, farmacisti, avvocati, prestatori di pegno, detenuti. È anche il santo patrono della città di Amsterdam e della Russia. In Grecia San Nicola viene talvolta sostituito da San Basilio Magno ( Vasilis), un altro vescovo del IV secolo originario di Cesarea. Nei Paesi Bassi, in Belgio e in Lussemburgo, Sinterklaas (Kleeschen in lussemburghese) viene festeggiato due settimane prima del 5 dicembre, data in cui distribuisce i doni (il suo compleanno risulta essere il 6 dicembre). L'equivalente di Babbo Natale in questi paesi è Kerstman (letteralmente "uomo di Natale"). In alcuni villaggi delle Fiandre, in Belgio, si celebra la figura, pressoché identica, di San Martino di Tours ( Sint-Maarten). In molte tradizioni della Chiesa ortodossa, San Basilio porta i doni ai bambini a Capodanno, giorno in cui si celebra la sua festa.
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