Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28653
Alessandro Manzoni
Natale
Qual masso che dal vertice
di lunga erta montana,
abbandonato all'impeto
di rumorosa frana,
per lo scheggiato calle
precipitando a valle,
barre sul fondo e sta;
là dove cadde, immobile
giace in sua lenta mole;
né, per mutar di secoli,
fia che riveda il sole
della sua cima antica,
se una virtude amica
in alto nol trarrà:
tal si giaceva il misero
figliol del fallo primo,
dal dì che un'ineffabile
ira promessa all'imo
d'ogni malor gravollo,
donde il superbo collo
più non potea levar.
Qual mai tra i nati all'odio,
quale era mai persona
che al Santo inaccessibile
potesse dir: perdona?
far novo patto eterno?
al vincitore inferno
la preda sua strappar?
Ecco ci è nato un Pargolo,
ci fu largito un Figlio:
le avverse forze tremano
al mover del suo ciglio:
all' uom la mano Ei porge,
che sì ravviva, e sorge
oltre l'antico onor.
Dalle magioni eteree
sgorga una fonte, e scende,
e nel borron de' triboli
vivida si distende:
stillano mele i tronchi
dove copriano i bronchi,
ivi germoglia il fior.
O Figlio, o Tu cui genera
l'Eterno, eterno seco;
qual ti può dir de' secoli:
Tu cominciasti meco?
Tu sei: del vasto empiro
non ti comprende il giro:
la tua parola il fe'.
E Tu degnasti assumere
questa creata argilla?
qual merto suo, qual grazia
a tanto onor sortilla
se in suo consiglio ascoso
vince il perdon, pietoso
immensamente Egli è.
Oggi Egli è nato: ad Efrata,
vaticinato ostello,
ascese un'alma Vergine,
la gloria d'lsraello,
grave di tal portato
da cui promise è nato,
donde era atteso usci.
La mira Madre in poveri
panni il Figliol compose,
e nell'umil presepio
soavemente il pose;
e l'adorò: beata!
innazi al Dio prostrata,
che il puro sen le aprì.
L’Angel del cielo, agli uomini
nunzio di tanta sorte,
non de' potenti volgesi
alle vegliate porte;
ma tra i pastor devoti,
al duro mondo ignoti,
subito in luce appar.
E intorno a lui per l'ampia
notte calati a stuolo,
mille celesti strinsero
il fiammeggiante volo;
e accesi in dolce zelo,
come si canta in cielo
A Dio gloria cantar.
L’allegro inno seguirono,
tornando al firmamento:
tra le varcare nuvole
allontanossi, e lento
il suon sacrato ascese,
fin che più nulla intese
la compagnia fedel.
Senza indugiar, cercarono
l'albergo poveretto
que' fortunati, e videro,
siccome a lor fu detto
videro in panni avvolto,
in un presepe accolto,
vagire il Re del Ciel.
Dormi, o Fanciul, non piangere;
dormi, o Fanciul celeste:
sovra il tuo capo stridere
non osin le tempeste,
use sull'empia terra,
come cavalli in guerra,
correr davanti a Te.
Dormi, o Celeste: i popoli
chi nato sia non sanno;
ma il dì verrà che nobile
retaggio tuo saranno;
che in quell'umil riposo,
che nella polve ascoso,
conosceranno il Re.
Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28654
Alice Sturiale
Un Natale diverso...
Sono tre giorni
che rufolo nel mio cuore,
sto cercando...
cerco il mio Natale di sempre,
il Natale felice
ed emozionante,
il Natale
della soddisfazione,
il Natale
che cerco e non trovo...
dove l'avrò messo?
L'ho infilato
in una busta
che quest' anno
non si apre
perché mancano
le forbici,
manca
il mio spirito pronto
e ho voglia di urlare:
" Aspettate!
non è il momento,
non sono preparata!
Datemi ancora
un po' di tempo' .
perché non voglio
vedere la festa
che scappa veloce
sotto i miei occhi.
Datemi tempo,
basta una notte,
questa notte..."
Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28655
Madonna del Moscardo
Verona Museo di Castelvecchio
La Natività è stata da sempre rappresentata. Su tutti i libri d'arte si trovano immagini che hanno rappresentato: La nascita di Gesù, Il Presepe, L'Adorazione dei Magi, La Sacra famiglia, La Madonna con il Bambino.
Il raggio dell'influenza mantegnesca e specialmente del suo messaggio classicistico è molto vasto. Un centro è Verona con l'opera di Domenico Morone e di suo figlio Francesco ( 1470 - 1529), e con Liberale da Verona
Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28656
Madonna col Bambino
tela, cm 43 x 31
Bergamo, Accademia Carrara
Nel pensiero del Mantegna (1431 - 1506), l'antichità classica è il tempo in cui tutto veniva espresso in immagine; solo con l'avvento di cristo, con la rivelazione, le immagini hanno assunto un contenuto e un significato certi. Allora l'immagine è diventata forma, il mito storia, l'allegoria concetto. negli ultimi dieci o quindici anni del Mantegna si possono distinguere abbastanza chiaramente due modi; nelle composizioni classico-allegoriche una molteplicità di figure, larghi spazi, ritmi melodici, colori sfumati, accordati, talvolta cangianti.
Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28657
Guido Gozzano
La mezzanotte Santa
La Madonna e San Giuseppe giungono a Betlemme che è tutta in festa.
San Giuseppe - Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei!
Presso quell'osteria potremo riposare,
ché troppo stanco sono, e troppo stanca sei...
(Il campanile scocca lentamente le sei).
Maria - Avete un po' di posto, o voi del CavaI Grigio?
Un po' di posto avete per me e per Giuseppe?
Oste - Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri: le stanze ho piene zeppe!
(Il campanile scocca lentamente le sette).
San Giuseppe - Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge, ed io son così rotto!
Oste -Tutto l'albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi!
Tentate al Cervo Bianco, quell'osteria più sotto!
(Il campanile scocca lentamente le otto).
Maria - O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avreste per dormire? Non ci mandate altrove!
Oste - S'attende la cometa. Tutto l'albergo ho pieno
d'astronomi e di dotti, qui giunti d'ogni dove.
(Il campanile scocca lentalnente le nove).
Maria -Ostessa dei Tre Merli, pietà d'una sorella!
Pensate in quale stato, e quanta strada feci!
Ostessa - Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
O San negromanti, maghi persiani, egizi, greci...
(Il campanile scocca lentamente le dieci).
San Giuseppe - Oste di Cesarea! ...
Oste - Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L'albergo è tutto pieno di cavalieri e dame:
non amo la miscela dell'alta e bassa gente
(Il campanile scocca le undici lentamente).
La neve! - Ecco una stalla! - Avrà posto per due?
Un po' ci scalderanno quell'asino e quel bue...
Maria già trascolora, divinamente affranta...
(Il campanile scocca la mezzanotte santa).
L'Angelo (cantando): È nato! Alleluia! Alleluia!
E' nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d'un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaie
suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie!
O genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma come nei Libri hanno detto
da quattro mill'anni i Profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Per quattro mill'anni s'attese
quest' ora su tutte le ore.
E nato! è nato il Signore!
E'nato nel nostro paese!
Risplende d'un astro divino
la notte che già fu sì buia.
E' nato il Sovrano Bambino.
È nato!
Alleluia!
Alleluia !
Questa è forse la più nota poesia di Natale e tutti, ogni anno l'ascoltiamo con un'emozione che sempre si ripete, e che ci è tanto cara al cuore.
I versi si sciolgono sotto forma di dialogo, mentre il tempo che passa è segnato, ora per ora, dai rintocchi delle campane, l'ansia e la fatica aggravano sempre più la Madonna e San Giuseppe.
Gli uomini, chiusi nella loro ottusità, restano ammaliati dalla potenza e dalle ricchezze terrene e non si accorgono di respingere il dono più grande, che con infinito amore l'Onnipotente manda loro.
Gesù, Figlio di Dio, Padrone e Signore del cielo e della terra, è nato in una stalla, lungi da ogni ricchezza,
nella più completa umiltà.
Si eleva ora un canto celeste, un inno di gloria innalzato dagli angeli, mentre i pastori, che la povertà rende
più degni, si avvicinano in adorazione e la notte, avvolta nell' estasi, è illuminata dal fulgore di una luce divina.
Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28658
Alessandro Manzoni
Il Natale del 1833
Sì che Tu sei terribile!
Sì che in quei lini ascoso,
In braccio a quella Vergine,
Sovra quel sen pietoso,
Come da sopra i turbini
Regni, o Fanciul severo!
E' fato il tuo pensiero,
È legge il tuo vagir.
Vedi le nostre lagrime,
Intendi i nostri gridi;
Il voler nostro interroghi,
E a tuo voler decidi.
Mentre a stornar la folgore
Trepido il prego ascende
Sorda la folgor scende
Dove tu vuoi ferir.
Ma tu pur nasci a piangere,
Ma da quel cor ferito
Sorgerà pure un gemito,
Un prego inesaudito:
E questa tua fra gli uomini
Unicamente amata,
Nel guardo tuo beata,
Ebra del tuo respir,
Vezzi or ti fa; ti supplica
Suo pargolo, suo Dio,
Ti stringe al cor, che attonito
Va ripetendo: è mio!
Un dì con altro palpito,
Un dì con altra fronte,
Ti seguirà sul monte.
E ti vedrà morir.
Onnipotente
L’essere
tu puoi schiacciar nel nulla,
e il cosmo puoi dissolvere
dall’umile tua culla;
dall’alto dell’Empireo
tu’l puoi, Onnipotente,
ma piccolo e piangente
fatto ti sei per me;
ma morirai sul Golgota
tra sofferenze atroci,
in una scia immettendoti
di innumerate croci;
e se sul colle d’Efrata
tu vieni oggi nel mondo,
in questo dì giocondo
già quel supplizio c’è.
La mangiatoia povera
del santo tuo Natale
assume già l’immagine
di pietra sepolcrale;
la veste tua é un sudario,
é il tuo vagir lo strillo
che nell’estremo assillo
al Padre lancerai;
la tua gaudiosa nascita
val sol per la tua morte,
varchi il cancel d’Elisio
per ire all’atre porte;
gloria e terror t’attendono,
ma accetti tu ambedue,
e per le doglie tue
Signor ti chiamerai!
Infatti tu sei l'unico,
Gesù, che mi consoli;
tu che la mia amatissima
consorte già mi involi;
tu che col cor mi sradichi
la mia adorata moglie,
il Dio che me la toglie,
il Dio che me la dié;
tu che permani tacito
mercé le mie preghiere;
tu che non muovi un muscolo
quand’io sto per cadere;
tu che disponi un termine
ai giorni che ci desti,
ti vorrei dir: che festi?
Ti vorrei dir: perché?
Eppure, mentre flebile
il mio lamento spira,
lo sguardo pien di lacrime
il crocifisso mira,
e al labbro sgorga un rantolo:
o Cristo, che siam noi?
Non perdonasti ai tuoi,
non perdonasti a te!
Così, il mio triste scandalo
la croce tua mi addita,
donde mi viene un alito,
un alito di vita;
tu parli nel silenzio,
sei nella notte giorno:
morrò, s’io non ritorno,
culla beata, a te!
E tu, tra gli umili umile,
tu, Madre del dolore,
cui i perfidi trafiggono
perpetuamente il cuore,
le cui pietose suppliche
ascolta sempre Iddio,
e col Signor tuo e mio
vivrai sempre lassù;
tu sai che cos’è il piangere,
tu sai cos’è il tremare,
poi che sentisti il popolo
Barabba reclamare,
poi che il tuo sguardo placido
s’estinse sulla croce,
che ti morì la voce
nel nome di Gesù.
Guarda ai tuoi figli miseri,
dolenti e derelitti,
nel lacrimoso esilio
tra il sangue ed i delitti,
tra il mal fatto con gaudio,
tra guerre e dittature
che strazian l’alme pure
nel modo più crudel.
Signora, non permettere
che l’uom due volte muoia;
dall’Orco fai risorgere
del Suo Natal la gioia!
La luce fai risplendere
della divina speme,
ché un dì ritorni insieme
ad Enrichetta in ciel.
Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28659
Madonna del garofano
( tra il 1478 e il 1481); olio su tavola
cm 62 x 47. Monaco, Alte Pinakothek
Non si può separare lo sviluppo iniziale dell'eccezionale personalità di Leonardo Da Vinci (1452 -1519) dalla situazione culturale fiorentina in cui si forma ed a cui ben presto il Quattrocento reagisce con tanta vivacità polemica che perfino la vasta e diramata ricerca sperimentale che svolgerà nel campo naturali appare sollecitata se non determinata, dalla reazione all'idealismo estetizzante della cerchia neoplatonica fiorentina.
Al primo tempo dell'attività di Leonardo, ancora sotto l'influenza diretta del Verrocchio, appartengono alcune Madonne (nell'Ermitage dl Leningrado, nella Pinacoteca di Monaco), in cui la sorgente luminosa è duplice, frontale e dal fondo, Leonardo tende bensì a ottenere l'effetto del rilievo e a questo scopo accentua l'andamento curvilineo dei contorni; ma le opposte incidenze della luce impediscono al chiaroscuro di « girare» in un senso solo e lo diffondono sulle forme con un primo effetto di « sfumato ». La Madonna del garofano (Monaco) è molto vicina al busto della dama col mazzolino del Verrocchio: la mano (e il Bambino) in avanti; la luce che batte sul petto, vibra nella stoffa increspata allo scollo, si riflette tremula sul volto; il modellato espanso del viso tra i capelli ricciuti in cui s'impiglia e scherza la luce; i contorni volutamente indecisi perché la figura appaia immersa in un mezzo atmosferico imponderabile ma non privo di densità e movimento.
Più volte i pittori fiorentini avevano cercato di dare alla forma dipinta la saldezza della forma scolpita: all'opposto, la scultura interessa il giovane Leonardo perché non ha contorni definiti e perché è un corpo immerso nella luce e nell'atmosfera naturali.
Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28660
Adorazione del Bambino ( Madonna del sacco)
tavola, cm 88 x 66. Firenze
Galleria Palatina
Natività
I tipi umani del Perugino sono costanti, o quasi; Per lo più estasi; o quasi e costanti i tipi di sentimenti che si esprimono nelle figure: per lo più estasi, contemplazione, devozione. Così l'arte non soltanto è rivelazione dommatica, ma dimostrazione e divulgazione della verità di fede; alla contemplazione corrisponde una prassi, un imprimersi della verità divina nella natura e nella storia, quindi nella vita anche pratica degli uomini.
Forse proprio questo empirismo, che fa dell'arte uno strumento dell'insegnamento dommatico, ha irritato il Botticelli: e lo spinto verso un'arte idealistica, assoluta, difficile quanto l'arte del Perugino vuol essere ed è pragmatista, strumentale, facile.
Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28662
Poesia Umbra di Natale
Il Bambino
Stanotte, a mezzanotte, è nato un bel Bambino
bianco, rosso e ricciulino.
La mamma lo imbocca e lo rinfascia
e je strigne quel piedino.
Sia beato quell'occhino!
Cristo è nato! Cristo è nato!
Venitelo a vedé su 'na misera capannella
dove alberga 'l bove e l'asinella.
Con Giuseppe e con Maria,
o che bella compagnia.
Il nome Natale ricorda la nascita di Gesù Cristo, il 25 dicembre. Esso veniva messo all'inizio dell'età cristiana a coloro che nascevano in quel giorno. Ci sono però diversi santi che portano questo nome, per cui uno può festeggiare il suo onomastico anche il 21 agosto dedicato a san Natale di Casale Monferrato o il 10 dicembre, festa di san Natale prete a Roma.
In questo giorno cade anche la festa di santa Natalia di Cordoba, protettrice delle donne di nome Natalia o Natalina.
L'origine di questo nome risale al latino natale(m) (=giorno della nascita).
I cristiani usarono la parola Natale(m) per il giorno della nascita di Cristo che si'cominciò a festeggiare dal IV sec. d. C.
Con Natalis i cristiani indicavano anche il giorno della morte di un martire o di un santo, considerato il primo giorno della vita eterna.
Forme straniere femm. sono Natalie (fr. e ted.), Nathalie (ingl.) e Natascia (russo).
Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28669
Questa preghiera, l'unica che ricordo di quando ero bambino, me la insegno mia nonna:
O Gesù, d'amore acceso, non t'avessi mai offeso! O mio caro e buon Gesù, non ti voglio offendere più, né mai più giudicarti, perché ti amo sopra ogni cosa.
Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28684
Prima della conversione al cristianesimo, il folclore tedesco narrava che il dio Odino (Wodan) ogni anno tenesse una grande battuta di caccia nel periodo del solstizio invernale (Yule), accompagnato dagli altri dei e dai guerrieri caduti.
La tradizione voleva che i bambini lasciassero i propri stivali nei pressi del caminetto, riempendoli di carote, paglia o zucchero per sfamare il cavallo volante del dio, Sleipnir. In cambio, Odino avrebbe sostituito il cibo con regali o dolciumi. Questa pratica è sopravvissuta in Belgio e Paesi Bassi anche in epoca cristiana, associata alla figura di san Nicola.
I bambini, ancor oggi, appendono al caminetto le loro scarpe piene di paglia in una notte d'inverno, perché vengano riempite di dolci e regali da san Nicola - a differenza di Babbo Natale, in quei luoghi il santo arriva ancora a cavallo. Anche nell'aspetto, quello di vecchio barbuto dall'aria misteriosa, Odino era simile a san Nicola (anche se il dio era privo di un occhio).
La tradizione germanica arrivò negli Stati Uniti attraverso le colonie olandesi di New Amsterdam, rinominata dagli inglesi in New York, prima della conquista britannica del XVII secolo, ed è all'origine dell'abitudine moderna di appendere una calza al caminetto per Natale, simile per certi versi a quella diffusa in Italia il 6 gennaio all'arrivo della Befana.
Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28686
Un'altra tradizione folklorica delle tribù germaniche racconta le vicende di un sant'uomo (in alcuni casi identificato con san Nicola) alle prese con un demone (che può essere, di volta in volta, il diavolo, un troll o la figura di Krampus)o un oscuro uomo che uccideva nei sogni ((Blackman))o pitchman)). La leggenda narra di un mostro che terrorizzava il popolo insinuandosi nelle case attraverso la canna fumaria durante la notte, aggredendo e uccidendo i bambini in modo orribile.
Il sant'uomo si pone alla ricerca del demone e lo cattura imprigionandolo con dei ferri magici o benedetti (in alcune versioni gli stessi che imprigionarono Gesù prima della crocifissione, in altri casi quelli di san Pietro o san Paolo). Obbligato ad obbedire agli ordini del santo, il demone viene costretto a passare di casa in casa per fare ammenda portando dei doni ai bambini. In alcuni casi la buona azione viene ripetuta ogni anno, in altri il demone ne rimane talmente disgustato da preferire il ritorno all'inferno.
Altre forme del racconto presentano il demone convertito agli ordini del santo, che raccoglie con sé gli altri elfi e folletti, diventando quindi Babbo Natale. Una diversa versione olandese racconta, invece, che il santo viene aiutato da schiavi Mori, che vengono rappresentati di solito dal personaggio di Zwarte Piet (Pietro il nero), analogo dell'italiano Uomo nero. In questi racconti Zwarte Piet picchia i bambini con un bastone o li rapisce per portarli in Spagna nel suo sacco (un tempo l'Andalusia era sotto il dominio dei Mori).
In Germania, lo stesso racconto trasforma il personaggio in Pelznickel o Belsnickle (Nicola Peloso), che va a trovare i bambini cattivi nel sonno. Il nome deriva dall'aspetto di enorme belva dovuto al fatto che è interamente ricoperto di pelliccia.
Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28690
Gli islandesi amano dire che da loro ci sono ben 13 Babbo Natale perché la loro tradizione di doni a Natale è basata su 13 folletti che una volta all'anno, due settimane prima di Natale, fanno prima il bagno nelle acque calde delle sorgenti del lago di Niva, quindi lasciano le grotte dove abitano per portare ai bambini islandesi buoni dei doni. Questi vengono messi nelle scarpe che i bambini hanno lasciato sotto le finestre. In pratica, i bambini islandesi, se sono stati buoni, ricevono tredici regali, uno per ogni giorno delle due settimane che precedono il Natale. Questi folletti, tuttavia, possono essere dispettosi e a volte si divertono a fare scherzi o a spiare gli umani. Inoltre, se il bambino ha fatto il cattivo, riceve al posto dei doni delle patate.
Calendario dell'Avvento 2013
11 years 4 months ago #28693
"I'll be home for Christmas" è stata incisa per la prima volta nel 1943, da Bing Crosby, diventando in breve tempo uno standard natalizio.
Nelle intenzioni originali a parlare nella canzone è un soldato della seconda guerra mondiale che combatte oltreoceano e che in una pausa dei combattimenti scrive una lettera alla famiglia, dicendo che tornerà a casa per Natale; che gli preparino dunque tutto quello che fa Natale, compresi la neve, l’agrifoglio e i doni sotto l’albero.
“Sarò a casa per Natale, almeno nei miei sogni”.