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TOPIC: Calendario dell'Avvento 2013

Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28130

La Nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

«In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirino. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città.
Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo» (Lc 2,1-7).
«Gesù è nato nell'umiltà di una stalla, in una famiglia povera; semplici pastori sono i primi testimoni dell'avvenimento. In questa povertà si manifesta la gloria del cielo»
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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28131



Benozzo Gozzoli - Scenes from the Life of St Francis
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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28132

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Vangeli apocrifi

La nascita di Gesù è descritta anche in alcuni vangeli apocrifi, dove è arricchita di particolari e aspetti miracolistici. Data la tarda età di composizione e il prevalere dell'interesse magico-fiabesco, il valore storico di questi testi è limitato ma possono aver raccolto qualche particolare storicamente fondato.
Il Protovangelo di Giacomo (metà II secolo) armonizza la narrazione di Matteo (Magi e persecuzione di Erode) e Luca (censimento). Quanto al luogo, la nascita avviene a Betlemme in una grotta (cc. 17 - 18), non in una stalla come suggerito da Lc2,7. Questo particolare, assente nei vangeli canonici, è diventato un elemento importante nella rappresentazione del presepe. L'architettura della Basilica della Natività di Betlemme conferma questa tradizione. Tale particolare non deve essere necessariamente visto come in antitesi con l'altra diffusa tradizione popolare della nascita in una stalla basata su Luca: l'orografia della Palestina è caratterizzata da numerose piccole grotte che venivano spesso usate come dispense o piccole stalle, sovente ampliate e incorporate in costruzioni in muratura. Il Protovangelo anggiunge poi tre elementi leggendari. Nel primo episodio, Giuseppe racconta in prima persona che al momento della nascita il tempo si fermò (c. 18). Il secondo episodio coinvolge due levatrici che, chiamate da Giuseppe, arrivarono alla grotta immediatamente dopo la nascita e testimoniarono la verginità di Maria (cc. 19-20). Il terzo elemento, che a differenza degli altri due ha avuto una certa fortuna nella devozione e nella tradizione artistica successiva, riguarda la grotta che fu avvolta da "una nube luminosa".
Il tardo Vangelo arabo dell'infanzia (probabilmente VIII-IX secolo) riprende dal Protovangelo diversi elementi, tra i quali la nascita a Betlemme in una grotta (c.2).
Nel tardo Vangelo dello pseudo-Matteo (VIII-IX secolo) la tradizione della grotta del Protovangelo viene armonizzata con quella della stalla dei vangeli canonici: a Betlemme Maria partorisce il bambino in una grotta (c. 13), quindi il terzo giorno si trasferiscono in una stalla (c.14) dove sono presenti l'asino e il bue. Questi due "personaggi", diventati elemento ricorrente delle rappresentazioni artistiche della natività e del presepio, derivano probabilmente da Is1,3.
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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28133

Storicità dei racconti

Per la presenza di elementi soprannaturali e di alcune possibili imprecisioni, e per la diversità dei racconti dei due evangelisti, peraltro scritti a decenni di distanza dagli eventi narrati i testi di Matteo e Luca hanno dato luogo a molte discussioni fra studiosi e biblisti. Gli autori delle due fonti non disponevano infatti di archivi o di registri ufficiali: questa limitazione è comune a tutto il mondo antico e crea inevitabilmente ampi margini di incertezza per gli studiosi moderni.

Interpretazione critica

Molti studiosi contemporanei, sia di formazione laica sia cristiana, considerano i racconti evangelici della Natività non fondati storicamente. Secondo questa interpretazione, i principali eventi delle narrazioni sarebbero elaborazioni tardive, a carattere simbolico o leggendario, redatte sulla base delle profezie messianiche contenute nell'Antico Testamento, che vengono espressamente o implicitamente citate in particolare in Matteo. Seguendo queste premesse il luogo di nascita a Betlemme, patria del messia atteso, dovrebbe quindi essere rifiutato, e sono state proposte altre località, in primis Nazaret dove Gesù risiedeva da adulto.
La non storicità dei racconti evangelici deriva, secondo questa interpretazione, da incoerenze sia esterne sia interne ai racconti. Ad esempio, in Luca la nascita di Gesù è collocata sia durante il regno di Erode (morto probabilmente nel 4 a.C.), sia in occasione del censimento di Quirinio (Giuseppe Flavio ne attesta uno nel 6 d.C.), eventi difficili da conciliare, e in Matteo si racconta della strage degli innocenti, episodio non confermato da nessuna altra fonte, neppure evangelica. I due racconti sono inoltre in disaccordo riguardo alle motivazioni per cui Gesù nacque a Betlemme (in base a quanto scritto in Matteo, Giuseppe e Maria sembrano risiedere nella cittadina sin dall'inizio, per l'autore di Luca vi giungono solo per rispettare i dettami del censimento), per gli annunci dell'angelo (in Matteo appare a Giuseppe, in Luca a Maria), per le modalità di trasferimento a Nazaret (per Matteo vi si trasferiscono dopo la fuga in Egitto perché a Betlemme regna il figlio di Erode, secondo Luca vi ritornano dopo la nascita di Gesù).
Un'interpretazione psicoanalitica che risale a Otto Rank (Il mito della nascita dell'eroe, 1909) evidenzia come i principali elementi della nascita di Gesù siano riscontrabili anche in altre biografie mitologiche, in particolare l'origine semi-divina (v. p.es. Gilgamesh, Eracle) e la persecuzione del neonato da parte di un'autorità (v. p.es. Sargon, Mosè, Romolo e Remo). Per Gesù come per gli altri eroi mitologici l'origine di questi elementi narrativi non sarebbe quindi da trovare in eventi storici ma nell'identificazione dell'io con l'eroe e nella proiezione su questo di elementi della propria storia personale (il desiderio di essere speciale o divino, il timore della persecuzione del padre).
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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28134

Interpretazione tradizionale

Secondo l'interpretazione tradizionale, gli elementi contenuti nelle narrazioni evangeliche sono storicamente fondati. Le differenti versioni della natività tramandate in Luca e Matteo rispecchiano infatti due diverse esigenze catechistiche dei redattori. Le prime comunità cristiane cui era rivolto il testo di Matteo erano infatti composte da ebrei: i diversi passi dell'Antico Testamento che sono esplicitamente collegati alla sua nascita nel Vangelo secondo Matteo sono stati ispirati dallo Spirito Santo secoli prima in vista proprio della sua nascita e non possono essere utilizzati per dedurne la non storicità del racconto evangelico.
I destinatari del Vangelo secondo Luca erano invece i Gentili, ragione per cui nel suo vangelo, ed in particolare nel racconto della natività, vi sono alcuni riferimenti all'"attualità" dell'epoca (il censimento decretato da Augusto) ben comprensibili da parte di una comunità alla quale, al contrario, sarebbero risultate totalmente oscure le citazioni dell'Antico Testamento che caratterizzano il testo di Matteo.
Anche gli elementi storicamente più discussi, come "il suo astro" e la nascita durante il censimento di Quirinio, potrebbero essere fondati, secondo l'interpretazione tradizionale. Circa l' "astro" (tradizionalmente e impropriamente chiamato stella cometa) visto dai magi e interpretato come annuncio della nascita del "re dei Giudei", un'interpretazione che risale a Keplero lo identifica come una triplice congiunzione di Giove e Saturno nella costellazione dei pesci avvenuta nel 7 a.C.
Anche la nascita durante il "primo" censimento di Quirinio non sarebbe in contrasto con la storicità della nascita "al tempo di Erode", in quanto non si tratterebbe del "secondo" censimento organizzato da Quirinio mentre era governatore della Siria nel 6 d.C., quando Erode il Grande era morto da 10 anni (4 a.C.). I tradizionali tentativi di armonizzazione hanno ipotizzato un precedente mandato di governatore durante il regno di Erode, al quale seguì un secondo mandato con un secondo censimento nel 6 d.C. Una diversa armonizzazione possibile vede Quirinio non come il governatore vero e proprio della Siria ma come il funzionario che gestì il suo primo censimento durante il governatorato di Gaio Senzio Saturnino, al tempo di re Erode, in occasione del censimento universale ("su tutta la .terra") indetto da Augusto nell'8 a.C.
La tradizione cristiana ha conservato la memoria del luogo della nascita in un punto preciso sito all'interno della Basilica della Natività di Betlemme, costruita nel IV secolo.




La nascita di Gesù in un dipinto di Guido Reni.





Sito tradizionale della nascita di Gesù nella Basilica della Natività di Betlemme.
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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28137



La natività, Lorenzo Lotto.
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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28140











chi è l'autore e dove si trova questo dipinto?

autoreluogocittà



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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28151





Come da tradizione, quando si entra nel vortice delle feste si finisce, tra le varie cose, per passare più tempo davanti alla tv insieme a tutta la famiglia. In questo periodo di film, soprattutto a tema natalizio ne passano tanti in TV. Alcuni sono diventati dei classici, altri dei veri e propri “cult”, ma tutti sono imperdibili ecco cosa vi consiglio :-)

A Christmas Carol
anno: 2009
voci: Jim Carrey, Gary Oldman, Colin Firth, Bob Hoskins, Robin Wright Penn
regia: Robert Zemeckis

Ebenezer Scrooge è un uomo solo e avaro, che non viene mai nemmeno scalfito dal calore del Natale. Per lui si tratta solo di un giorno in cui deve pagare i dipendenti senza che questi lavorino. La notte della vigilia gli compare però lo spirito del suo socio d'affari defunto, che gli annuncia l'arrivo di tre spiriti, i quali gli mostreranno il Natale passato, quello presente e il futuro.
Ennesimo trattamento cinematografico di “Canto di Natale”, noto racconto di Charles Dickens, realizzato però in 3D e con la tecnica della performance capture.

Il desiderio di Eve
anno: 2004
cast: Elisa Donovan, Sebastian Spence, Cheryl Ladd, Winston Rekert, Erin Karpluk
regia: Timothy Bond

Eve è una giovane donna che dalla vita ha avuto più o meno tutto: è riuscita a realizzarsi nel lavoro e frequenta gente di un certo livello. Però le manca l'affetto della sua famiglia e ogni volta che arrivano le festività natalizie la malinconia aumenta. Arriva però una notte di Natale molto speciale, durante la quale un angelo le offre la possibilità di esprimere un desiderio e lei chiede di poter tornare indietro nel tempo.

L'amore non va in vacanza
anno: 2006
cast: Cameron Diaz, Kate Winslet, Jude Law, Jack Black, Eli Wallach
regia: Nancy Meyers

Amanda è a capo di una società che realizza trailer per il cinema. Il lavoro va a gonfie vele, ma non si può dire lo stesso della vita privata, quindi decide di staccare la spina per le vacanze di Natale. Ad avere lo stesso desiderio è Iris, giornalista inglese di cronaca rosa, che si innamora sempre degli uomini sbagliati. Le strade delle due donne finiranno per incrociarsi grazie ad un annuncio pubblicato su internet, che permetterà loro di scambiarsi casa per il periodo delle feste.

Love Actually - L'amore davvero
anno: 2003
cast: Hugh Grant, Colin Firth, Emma Thompson, Sienna Guillory, Liam Neeson, Alan Rickman, Bill Nighy, Keira Knightley, Martin Freeman, Andrew Lincoln, Laura Linney, Rowan Atkinson e Thomas Sangster
regia: Richard Curtis

Siamo a Londra, pochi giorni prima di Natale. E in un clima che fa emergere ancora di più i sentimenti, si intrecciano dieci storie d'amore. Qualche esempio? Il nuovo Premier che si innamora di una ragazza del suo staff, sua sorella che è convinta di essere tradita dal marito, il quale è in effetti attratto da una collega che aveva già fatto breccia nel cuore di uno scrittore, il quale fugge in Francia per dimenticarla.

Mamma, ho perso l'aereo
anno: 1990
cast: Macaulay Culkin, Joe Pesci, Daniel Stern, John Heard, Robert Blossom
regia: Chris Columbus


I McCallister hanno deciso di passare le vacanze di Natale a Parigi. La famiglia però è piuttosto numerosa e, a causa di una sveglia che non suona, il piccolo Kevin finisce per essere dimenticato. Il bambino però, dopo il panico iniziale, non è dispiaciuto di essere rimasto da solo, anche perchè può finalmente fare tutto ciò che vuole. Se non fosse che due ladri, famosi come “i banditi del rubinetto”, prendono di mira la sua casa. E lì se ne vedranno delle belle, o forse sarebbe meglio dire delle “brutte”, soprattutto per loro.
Il film ebbe così tanto successo che due anni dopo arrivò il sequel “Mamma, ho riperso l'aereo – Mi sono smarrito a New York”.

Miracolo nella 34a strada
anno: 1994
cast: Richard Attenborough, Elizabeth Perkins, Dylan McDermott, J.T. Walsh, Joss Ackland
regia: Les Mayfield

Quando il Babbo Natale dei Grandi Magazzini Cole viene sorpreso ubriaco dal signor Kris Kringle, quest'ultimo viene assunto al suo posto. L'uomo si identifica talmente tanto in Babbo Natale, da sostenere di esserlo veramente. Questa sua convinzione viene usata come pretesto dai concorrenti dei magazzini Cole per screditarlo, tanto da arrivare a farlo rinchiudere in una clinica psichiatrica. Ma in soccorso di Kris arriverà un bravo avvocato, che riuscirà anche a far riconoscere legalmente l'esistenza di Babbo Natale.
Remake dell'omonima pellicola diretta nel 1947 da George Seaton.

The Family Man

anno: 2000
cast: Nicolas Cage, Téa Leoni, Don Cheadle, Jeremy Piven, Saul Rubinek, Josef Sommer, Makenzie Vega
regia: Brett Ratner

Jack Campbell è un potente uomo d'affari di Wall Street. Il suoi valori sono successo e denaro, per cui una festa come il Natale non conta nulla per lui, tanto che decide di indire una riunione di emergenza proprio il giorno di Natale. La vigilia scopre con sorpresa che Kate, la sua ex fidanzata che non sente da anni, ha cercato di mettersi in contatto con lui. La mattina dopo Jack si sveglia alla periferia del New Jersey con Kate e due figli. Confuso cerca il suo ufficio e il suo appartamento e non li trova, poi chiama i suoi amici e non lo riconoscono. Capisce così di trovarsi in una dimensione parallela, in cui avrà modo di vedere come sarebbe stata la sua vita se avesse fatto scelte diverse.

The Nightmare Before Christmas
anno: 1993
voci: Danny Elfman, Chris Sarandon, Catherine O'Hara, William Hickey, Glenn Shadix
regia: Henry Selick

John Skeletron, il principe del mondo di Halloween, è stanco di spaventare i bambini e si sente triste. Entra così nel mondo di Santa Claus, perchè vuole prendere il suo posto. A salvare la situazione dall'inevitabile disastro ci pensa una bambola di stracci di nome Sally.
Film d'animazione realizzato con la tecnica del stop-motion. L'idea di base è di Tim Burton, che si è ispirato ad un libro per bambini che aveva scritto e disegnato quando lavorava per la Disney.

Un amore sotto l'albero

anno: 2004
cast: Susan Sarandon, Penélope Cruz, Paul Walker, Alan Arkin, Marcus Thomas, Chazz Palminteri, Robin Williams
regia: Chazz Palminteri

Alla vigilia di Natale le vite di cinque sconosciuti si trovano collegate da una serie di eventi. Rose è una editrice vedova, che si prende cura della madre affetta dal morbo di Alzheimer. Nina e Mike sono una giovane coppia in procinto di rompere, a causa della gelosia di lui. Artie è un cameriere anziano, che ad ogni Natale si ritrova a pensare ad Angelina, la sua defunta moglie. Jules è un ragazzo che volutamente si ferisce le mani per poter passare le feste al pronto soccorso, luogo che gli ricorda momenti felici della propria infanzia.

Una poltrona per due
anno: 1983
cast: Dan Aykroyd, Ralph Bellamy, Don Ameche, Eddie Murphy, James Belushi, Jamie Lee Curtis
regia: John Landis

Siamo a Filadelfia. Randolph e Mortimer Duke sono due finanzieri che decidono, per scommessa, di sostituire un manager rampante e bianco con un nero che si finge cieco per ottenere l'elemosina. E così il primo, Louis Winthorpe III, finisce a fare il barbone e, sull'orlo del suicidio, viene salvato da una prostituta. Mentre il secondo, Billy Ray Valentine, ottiene a sorpresa grande successo nel mondo della finanza.

Il Grinch
anno: 2000
cast: Jim Carrey, Taylor Momsen, Josh Ryan Evans, Jeffrey Tambor
regia: Ron Howard

Chinonso è un paese che si trova all'interno di un fiocco di neve ed è abitato da i "nonsochi". Un paese in cui il Natale viene sempre festeggiato. La piccola Cindy Lou (Taylor Momsen), però non sembra condividere che il Natale sembri essere fondato solo su acquisto e scambio di regali e convince così il sindaco a invitare alla festa Il Grinch, che detesta a morte il Natale e deciderà di rubare tutti i regali ai Nonsochi. Una storia per bambini che gioca sul vero significato di questa festa, che non è solo fatta di regali e beni materiali.

Conciati per le feste
anno: 2006
cast: Danny DeVito, Matthew Broderick, Kristin Chenoweth, Kristin Davis
regia: John Whitesell

Steve Finch e Buddy Hall sono vicini e con il Natale in arrivo, Buddy decide di addobbare la sua casa con tantissime luce per fare in modo che si riesca a vedere dallo spazio. Chiaramente Steve non è contento di ciò e i due iniziano a litigare fino a costringere le rispettive famiglie ad andare a stare in un hotel. Ma il giorno di Natale le cose cambieranno...

Babbo Bastardo
anno: 2003
cast: Billy Bob Thornton, Tony Cox, Brett Kelly, Laurem Graham
regia: Terry Zwifgoff

Willie e Marcus sono una coppia di ladri specializzati nel derubare i centri commerciali proprio il giorno di Natale che dopo l'ultima rapina si ripromettono di non commetterne più... fino all'anno successivo. Per una serie di ragioni Willie che lavora come Babbo Natale proprio nel centro commerciale che i due hanno intenzione di derubare, incontrerà Thurman un bambino che pare essere ritardato mentale, che gli offrirà la propria casa sino alla vigilia di Natale.
Grazie a questo incontro Willie sembra dare piccoli segni di miglioramento e di cambiamento... ma sarà davvero così?

S.O.S. Fantasmi
anno: 1998
cast: Bull Murray, KAren Allen, John Forsythe, John Glover, David Johansen, Carol Kane
regia: Richard Donner

Una rivisitazione del "Canto di Natale" di Dickens. Francis Xavier, direttore di un network televisivo è cinico, egoista e vuole raggiungere l'apice della carriera senza preoccuparsi di agire come un dittatore licenziando senza remore chiunque lo ostacoli.
Sarà proprio qualche giorno prima di Natale che la sua vita cambierà, quando gli apparirà il fantasma dell'ex capo che lo avverte che gli faranno visita tre fantasmi, quello del natale passo, presente e futuro. Proprio come nella novella di Charles Dickens, il protagonista sarà costretto a un viaggio che lo porterà a prendere coscienza delle sue azioni.

La vita è meravigliosa
anno: 1946
cast: James Stewart, Donna Reed, Lionel Barrymore, Thomas Mitchell, Henry Travers
regia: Frank Capra

Uno dei film di Natale più iconici, condivisi anche da nonne e mamme.
George Bailey è un uomo onesto e desideroso di avventura ma che per una serie di motivi si ritrova ad aiutare il prossimo e dedicare tutto il suo tempo agli altri, rinunciando alle sue aspirazioni. A causa della sbadataggine dello zio Billy, con cui manda avanti la cooperativa di risparmio del padre, George arriva sull'orlo del suicidio, finché non gli appare, proprio prima di compiere il gesto disperato, l'angelo Clarence. Clarence, che ancora non ha le ali (dovrà compiere una buona azione prima di meritarle) lo porta in un viaggio in cui gli fa scoprire come sarebbe stato il mondo se non fosse mai nato. Gli farà cambiare idea?
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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28153


Com'è il peggior Babbo Natale?



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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28185





"Ma a te...te piace 'o presepe??"

"No. Nun me piace. Voglio 'a zuppa 'e latte!"
»

Luca Cupiello, rivolgendosi al figlio Tommasino che non vuole alzarsi dal letto la mattina della vigilia di Natale,
in "Natale in casa Cupiello", di Eduardo de Filippo)
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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28186

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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28187

Il presepe napoletano è una rappresentazione della nascita di Gesù ambientata tradizionalmente nella Napoli del Settecento.
L'arte presepiale napoletana si è mantenuta tutt'oggi inalterata per secoli, divenendo parte delle tradizioni natalizie più consolidate e seguite della città. Famosa a Napoli, infatti, è la nota via dei presepi (via san Gregorio Armeno) che offre una vetrina di tutto l'artigianato locale riguardante il presepe. Inoltre, numerosi sono i musei cittadini e non (come il museo di San Martino o la reggia di Caserta) nei quali sono esposti storici pezzi o intere scene che ambientati durante la nascita di Gesù.


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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28188

Il primo presepio a Napoli viene menzionato in un documento che parla di un presepio nella Chiesa di S. Maria del presepe nel 1025. Ad Amalfi, secondo varie fonti, già nel 1324 esisteva una "cappella del presepe di casa d'Alagni".

Nel 1340 la regina Sancia d'Aragona (moglie di Roberto d'Angiò) regalò alle Clarisse un presepe per la loro nuova chiesa, di cui oggi è rimasta la statua della Madonna nel museo di San Martino.
Altri esempi risalgono al 1478, con un presepe di Pietro e Giovanni Alemanno di cui ci sono giunte dodici statue, e il presepe di marmo del 1475 di Antonio Rossellino, visibile a Sant'Anna dei Lombardi.

Nel XV secolo si hanno i primi veri e propri scultori di figure. Tra questi sono da menzionare in particolare i fratelli Giovanni e Pietro Alemanno che nel 1470 crearono le sculture lignee per la rappresentazione della Natività. Nel 1507 il lombardo Pietro Belverte scolpì a Napoli 28 statue per i frati della Chiesa di San Domenico Maggiore. Per la prima volta il presepio fu ambientato in una grotta di pietre vere, forse venute dalla Palestina, ed arricchito con una taverna. Nel 1532 secolo registrò delle novità: Domenico Impicciati fu probabilmente il primo a realizzare delle statuine in terracotta ad uso privato. Uno dei personaggi, altra novità, prese le sembianze del committente, il nobile di Sorrento, Matteo Mastrogiudice della corte aragonese. Nel 1534 arrivò a Napoli San Gaetano da Thiene che aveva già dato prova di grande amore per il presepio in Santa Maria Maggiore a Roma. L'abilità di Gaetano accrebbe la popolarità del presepio e particolarmente apprezzato fu quello costruito nell'Ospedale degli Incurabili. Si deve ai sacerdoti scolopi, nel primo ventennio del Seicento, il presepio barocco. Le statuine furono sostituite da manichini snodabili di legno, rivestiti di stoffe o di abiti. I primissimi manichini napoletani erano a grandezza umana per poi ridursi attorno ai settanta centimetri. Il presepio più famoso fu realizzato nel 1627 dagli scolopi alla Duchessa. La Chiesa degli scolopi lo smontava ogni anno per rimontarlo il Natale successivo: anche questa fu un'innovazione perché fino ad allora i presepi erano fissi.




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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28189

Nel 1640, grazie a Michele Perrone, i manichini conservarono testa ed arti di legno, ma furono realizzati con un'anima in filo di ferro rivestito di stoppa che consentì alle statue di assumere pose più plastiche. Verso la fine del Seicento nacque la teatralità del presepio napoletano, arricchita dalla tendenza a mescolare il sacro con il profano, a rappresentare in ogni arte la quotidianità che animava piazzette, vie e vicoli. Apparvero nel presepio statue di personaggi del popolo come i nani, le donne con il gozzo, i pezzenti, i tavernari, gli osti, i ciabattini, ovvero la rappresentazione degli umili e dei derelitti: le persone tra le quali Gesù nasce. Particolarmente significativa fu l'aggiunta dei resti di templi greci e romani per sottolineare il trionfo del cristianesimo sorto sulle rovine delle colonne pagane. Nel Settecento il presepio napoletano visse la sua stagione d'oro, uscì dalle chiese dove era oggetto di devozione religiosa per entrare nelle dimore dell'aristocrazia. Nobili e ricchi borghesi gareggiarono per allestire impianti scenografici sempre più ricercati. Giuseppe Sanmartino, forse il più grande scultore napoletano del Settecento, abilissimo a plasmare figure in terracotta, diede inizio ad una vera scuola di artisti del presepio.

La scena si sposta sempre più al di fuori del gruppo della sacra famiglia e più laicamente s'interessa dei pastori, dei venditori ambulanti, dei re Magi, dell'anatomia degli animali. Benché Luigi Vanvitelli definì l'arte presepiale "una ragazzata", tutti i grandi scultori dell'epoca si cimentarono in essa fino all'Ottocento inoltrato.

Goethe descrive il presepe italiano nel suo Viaggio in Italia del 1787:
« Ecco il momento di accennare ad un altro svago che è caratteristico dei napoletani, il Presepe [...] Si costruisce un leggero palchetto a forma di capanna, tutto adorno di alberi e di alberelli sempre verdi; e lì ci si mette la Madonna, il Bambino Gesù e tutti i personaggi, compresi quelli che si librano in aria, sontuosamente vestiti per la festa [...]. Ma ciò che conferisce a tutto lo spettacolo una nota di grazia incomparabile è lo sfondo, in cui s'incornicia il Vesuvio coi suoi dintorni. »


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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28190

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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28192




HEINRICH SCHUTZ
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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28193




Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525 - 1526? – 1594)
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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28194

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Calendario dell'Avvento 2013 11 years 4 months ago #28195


Italo Calvino - Marcovaldo
I figli di Babbo Natale


Non c'è epoca dell'anno più gentile e buona, per il mondo dell'industria e del commercio, che il Natale e le settimane precedenti. Sale dalle vie il tremulo suono delle zampogne; e le società anonime, fino a ieri freddamente intente a calcolare fatturato e dividendi, aprono il cuore agli affetti e al sorriso. L'unico pensiero dei Consigli d'amministrazione adesso è quello di dare gioia al prossimo, mandando doni accompagnati da messaggi d'augurio sia a ditte consorelle che a privati; ogni ditta si sente in dovere di comprare un grande stock di prodotti da una seconda ditta per fare i suoi regali alle altre ditte; le quali ditte a loro volta comprano da una ditta altri stock di regali per le altre; le finestre aziendali restano illuminate fino a tardi, specialmente quelle del magazzino, dove il personale continua le ore straordinarie a imballare pacchi e casse; al di là dei vetri appannati, sui marciapiedi ricoperti da una crosta di gelo s'inoltrano gli zampognari, discesi da buie misteriose montagne, sostano ai crocicchi del centro, un po' abbagliati dalle troppe luci, dalle vetrine troppo adorne, e a capo chino dànno fiato ai loro strumenti; a quel suono tra gli uomini d'affari le grevi contese d'interessi si placano e lasciano il posto ad una nuova gara: a chi presenta nel modo più grazioso il dono più cospicuo e originale.

Alla Sbav quell'anno l'Ufficio Relazioni Pubbliche propose che alle persone di maggior riguardo le strenne fossero recapitate a domicilio da un uomo vestito da Babbo Natale.
L'idea suscitò l'approvazione unanime dei dirigenti. Fu comprata un'acconciatura da Babbo Natale completa: barba bianca, berretto e pastrano rossi bordati di pelliccia, stivaloni. Si cominciò a provare a quale dei fattorini andava meglio, ma uno era troppo basso di statura e la barba gli toccava per terra, uno era troppo robusto e non gli entrava il cappotto, un altro troppo giovane, un altro invece troppo vecchio e non valeva la pena di truccarlo.
Mentre il capo dell'Ufficio Personale faceva chiamare altri possibili Babbi Natali dai vari reparti, i dirigenti radunati cercavano di sviluppare l'idea: l'Ufficio Relazioni Umane voleva che anche il pacco-strenna alle maestranze fosse consegnato da Babbo Natale in una cerimonia collettiva; l'Ufficio Commerciale voleva fargli fare anche un giro dei negozi; l'Ufficio Pubblicità si preoccupava che facesse risaltare il nome della ditta, magari reggendo appesi a un filo quattro palloncini con le lettere S, B, A, V.
Tutti erano presi dall'atmosfera alacre e cordiale che si espandeva per la città festosa e produttiva; nulla è più bello che sentire scorrere intorno il flusso dei beni materiali e insieme del bene che ognuno vuole agli altri; e questo, questo soprattutto - come ci ricorda il suono, firulí firulí, delle zampogne -, è ciò che conta.
In magazzino, il bene - materiale e spirituale - passava per le mani di Marcovaldo in quanto merce da caricare e scaricare. E non solo caricando e scaricando egli prendeva parte alla festa generale, ma anche pensando che in fondo a quel labirinto di centinaia di migliaia di pacchi lo attendeva un pacco solo suo, preparatogli dall'Ufficio Relazioni Umane; e ancora di più facendo il conto di quanto gli spettava a fine mese tra "tredicesima mensilità" e "ore straordinarie". Con qui soldi, avrebbe potuto correre anche lui per i negozi, a comprare comprare comprare per regalare regalare regalare, come imponevano i più sinceri sentimenti suoi e gli interessi generali dell'industria e del commercio.
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