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Mercatini di Natale
Il Mercatino di Natale di Firenze
Chalet in legno in piazza Santa Croce. Insolito? Sì, ma non a Natale, quando in una delle piazze più suggestive del centro di Firenze prendono vita i Mercatini di Natale 2012, mentre la basilica di Santa Croce apre i battenti a momenti di raccoglimento. Nella piazza viene allestito un tipico villaggio natalizio arricchito da decorazioni e illuminazioni che scintillano sulle bancarelle di una cinquantina di espositori.
Un interessante percorso fra oggetti per il presepe e addobbi natalizi, idee-regalo e tentazioni gastronomiche, per un viaggio nel gusto e nelle tradizioni a tutto tondo. Di grande atmosfera è anche “Florence Noël”, una mostra-mercato di Natale dedicata ai regali con una vasta gamma di oggetti da acquistare. Ai bambini viene dedicata la Casa di Babbo Natale, con tanto di ufficio postale per le letterine.
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Mercatini di Natale
Il Mercatino di Natale di Roma
Tutte le strade portano a Roma. Anche quelle dei Mercatini di Natale, che nella capitale conducono innanzitutto a piazza Navona, nel centro storico, dove fra gli antichi palazzi e la splendida fontana dei fiumi – ideata dal Bernini nel 1651 - si snodano numerose bancarelle con un tripudio di oggetti artistici, artigianali, giocattoli, addobbi per l’albero e per il presepe.
Da dicembre 2012 sino a dopo l’Epifania del 2013 Roma diventa “la capitale dell’atmosfera”, anche in piazza Re di Roma, ulteriore scenario di un caratteristico Mercatino di Natale: dai primi di dicembre sino alla vigilia di Natale numerose bancarelle colme di doni e di dolci aspettano i visitatori per gli acquisti dei regali, nella piena osservanza della tradizione dei mercati dell’Avvento nord europei. Da non perdere, in via dei Coronari, in via dell’Orso e a Sant’Eustachio concerti per mandolino, gospel e musica etnica, ai quali fanno eco una mostra del giocattolo e una rassegna di presepi. Il tutto ravvivato da un menestrello che camminando per il centro storico ha il compito di raccontare gli aneddoti più misteriosi della città. I Mercatini di Natale di Roma creano incantate atmosfere natalizie, soprattutto di sera, quando le luci delle bancarelle colorano soffusamente la “città eterna”: una quinta perfetta per trovare idee-regalo originali, degustare caldarroste e prodotti tipici di alcune regioni italiane, accompagnati da fumanti tazze di cioccolata calda o da energetici bicchieri di vin brulé. In sottofondo, non manca la classica musica degli zampognari. Dal folclore all’arte il passo è breve, soprattutto nel contesto dei musei, che a Roma culminano nelle sale dei Musei e delle Gallerie Pontificie della Città del Vaticano, con opere che si possono ammirare nelle numerose gallerie e nelle stanze dei palazzi papali. Il trionfo culmina con le Stanze e la Loggia di Raffaello, seguite dalla “Deposizione dalla croce” del Caravaggio. Un must è la Cappella Sistina, decorata con straordinari affreschi del Perugino, del Ghirlandaio, di Signorelli, Botticelli e Rosselli. A renderla famosa in tutto il mondo è stato Michelangelo, che ne ha decorato la volta. E se l’arte è il fil rouge della Capitale, non bisogna dimenticare che recarsi ai Mercatini di Natale di Roma significa passeggiare in un “museo a cielo aperto” costellato da piazze e fontane. Probabilmente non esiste al mondo una città più ricca di piazze di Roma, con un poker d’assi di inestimabile valore: piazza San Pietro, piazza Navona, Piazza di Spagna e piazza del Popolo. Fra le fontane, in occasione di un viaggio a Roma per visitare i Mercatini di Natale, sono assolutamente da ammirare la scenografica fontana delle Naiadi, realizzata nel 1901 da Mario Rutelli per abbellire piazza della Repubblica, la Fontana del Tritone – capolavoro di Gian Lorenzo Bernini - e la fontana della Barcaccia, di Pietro Bernini.
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Mercatini di Natale
Il Mercatino di Natale di Bari
Bari: il suo gioiello più prezioso è il Castello Svevo, ma nel tessuto urbanistico della città emergono altre gemme, come il Museo Nicolaiano, che ospita un immenso patrimonio sacro-artistico. Ed è proprio in occasione della celebrazione sacra più attesa dell’anno, il Natale, che si può vivere una full immersion nella suggestiva atmosfera natalizia nel cuore della città vecchia.
A dicembre, tutti i giorni, gli artigiani più creativi del capoluogo pugliese si danno appuntamento in piazza Mercantile per il Mercatino di Natale. Anche in piazza dell’Economia viene allestito un vero e proprio “villaggio di Babbo Natale”, composto da bancarelle in legno simili a baite di montagna, nelle quali trovano ulteriore spazio le creazioni artigianali dei maestri locali.
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Mercatini di Natale
Il Mercatino di Natale di Brescia
Anche a Brescia, da qualche anno a questa parte, i Mercatini di Natale animeranno tutto il periodo delle festività Natalizie. Per i turisti sarà quindi l'occasione per tuffarsi nel colorato mondo delle creazioni artigianali, alla ricerca idee-regalo o solamente per curiosare tra le varie bancarelle immerse nella caratteristica atmosfera delle festività che Brescia può creare.
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Mercatini di Natale
Il Mercatino di Natale di Praga
Una capitale, Praga, da scoprire a iniziare dal suo centro medievale sovrastato dalla mole di un castello depositario di undici secoli di storia. Alle pendici del maniero si raccoglie Malà Strana, quartiere duecentesco sovente prescelto come set di film o di spot pubblicitari: il suo nucleo è costituito dalla chiesa di San Nicola - capolavoro dell’alto barocco boemo - mentre sulla piccola isola di Kampa - formata da un braccio della Moldava - gira ancora un mulino, quello del Gran Maestro.
E “grandi”, nel senso di spettacolari, sono i Mercatini di Natale a Praga. Sono numerosi e a partire dalla fine di novembre costellano la città: i due più famosi si trovano nella piazza della Città Vecchia e in piazza Venceslao. Altri mercatini hanno luogo all’Havelské tržiště, a Náměstí Republiky, a Náměstí Míru e all’area espositiva della fiera di Holešovice. Una curiosità: vasche zeppe di carpe vive sono piazzate in diversi punti di Praga per la consueta “carpa natalizia”, venduta nelle strade nella settimana che precede il Natale.
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Mercatini di Natale
Il Mercatino di Natale in Austria
Una destinazione, l’Austria, con una pluralità di scenografie. Un arazzo paesaggistico distribuito a ogni altitudine, intriso di attrattive con un filo conduttore dato dal disegno delle montagne e da oltre seimila laghi alpini: un capolavoro della natura affiancato dal sapiente genio umano apprezzabile in grandiose coreografie architettoniche cittadine e in collezioni d’arte fra le più prestigiose del mondo.
Un’inclinazione all'eccellenza riscontrabile anche nei Mercatini di Natale, disseminati ovunque nella nazione.
Ben cinque i Mercatini di Natale a Innsbruck: il primo è denominato “Christkindlmarkt Altstadt Innsbruck” nel centro storico, il secondo “Christkindlmarkt Marktplatz”, il terzo “Christkindlmarkt Maria-Theresien-Straße”, il quarto “Panorama Christkindlmarkt Hungerburg” e il quinto “Weihnachtströdlermarkt”.
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Mercatini di Natale
Il Mercatino di Natale a New York
New York a Natale è ancora più bella. Ogni distretto cittadino, in occasione dell’Avvento, si anima di luci e di coloratissimi Mercatini di Natale: sono un’infinità, una sarabanda di oggetti artigianali e decorazioni per la casa e per l’albero – da non perdere quello che campeggia davanti al Rockfeller Center,il simbolo natalizio newyorkese così come la famosa pista di pattinaggio al Central Park -, idee-regalo e specialità gastronomiche. Non manca l’antiquariato, nel Mercatino di Natale di Bryant Park. Altri celebri Mercatini di Natale – se ne tengono sia all’aperto sia indoor – sono Grand Central Terminal, Union Square e Columbus Circle.
Vediamo insieme i più importanti siti di New York e i loro strepitosi eventi, tutti in calendario in affiancamento ai Mercatini di Natale a New York!
Bronx: dedicato alle famiglie è l’evento A Storybook Christmas, organizzato al Bartow-Pell Mansion Museum del Bronx in occasione dell’Annual Holiday Family Day, il 1 dicembre 2012. Il museo presenta speciali alberi di Natale ispirati alle favole natalizie per bambini, spettacoli di marionette, artigianato di Natale, fotografie con Babbo Natale e molto altro. Un tuffo indietro nel tempo è quello che faranno i visitatori di Van Cortlandt House, la più antica casa del Bronx costruita nel 1748.
Brooklyn: da oltre 25 anni nel periodo delle feste natalizie, migliaia di visitatori si dirigono a Dyker Heights, un piccolo quartiere residenziale tra Bay Ridge e Bensonhurst, per vedere le case private addobbate con giganti decorazioni luminose. Il nuovo Barclays Center di Brooklyn, inaugurato a fine settembre, ospita lo spettacolo di pattinaggio sul ghiaccio Disney on Ice: Rockin’ Ever After, dal 27 novembre al 2 dicembre 2012.
Manhattan
: dodici stelle di quattro metri ciascuna “danzeranno” a ritmo della musica di Natale sospese a 45 metri d’altezza nella Great Room del Time Warner Center da novembre 2012 a gennaio 2013. Lo spettacolo di Natale di Broadway è A Christmas Story, The Musical!, tratto dall’omonimo film degli anni ’80, che sarà in scena dal 19 novembre al 30 dicembre 2012 al Lunt-Fontanne Theater.
The Metropolitan Museum of Art presenta numerosi concerti di Natale che verranno eseguiti di fronte all’albero di Natale del museo e al Neapolitan Baroque Crèche dal 20 novembre 2012 al 6 gennaio 2013. In programma l’esibizione del celebre gruppo vocalist americano Chanticleer, che presenta lo spettacolo A Chanticleer Christmas, il 27 novembre e il 2 dicembre 2012, con tradizionali Christmas carol, musica sacra medievale e rinascimentale e canzoni contemporanee delle feste. Il coro della Cattedrale di St. John the Divine, diretto da Kent Tritle, invece, si esibirà con O Magnum Mysterium: O Great Mystery il 9 dicembre 2012 dalle 18.30 alle 20.30.
Le Parker Meridien presenta per il quarto anno Gingerbread Extravaganza: dall’1 dicembre 2012 al 3 gennaio 2013 sarà possibile ammirare dolci allo zenzero giganti realizzati dai migliori pasticceri di New York City e raffiguranti i più famosi monumenti del mondo. Al prezzo $1, i visitatori potranno votare la migliore creazione e partecipare ad un concorso a premi. L’intero ricavato verrà devoluto in beneficienza a City Harvest, organizzazione a sostegno dei poveri e dei senza tetto di New York City.
Queens:
la Queens Historical Society presenta l’Historic Holiday House Tour domenica 9 dicembre 2012 dalle 13 alle 17, una visita guidata a bordo di un tram con fermate in cinque musei e siti storici del Queens decorati a festa.
Staten Island:
Historic Richmond Town di Staten Island si anima di suoni e luci durante Christmas in Richmond Town, organizzato da Women’s Auxiliary, domenica 2 dicembre 2012, con tante attività dalle 10 fino alle 17. Sempre a Richmond Town, il 14 e il 15 dicembre 2012, si svolgono i Candelight Tours, durante i quali si possono ammirare le case illuminate con candele, lampade ad olio e scoppiettanti camini.
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Mercatini di Natale
Mercatini di Natale in Australia
In Australia il 25 dicembre si festeggia in costume, visto che è estate, possibilmente sulle soleggiate spiagge della costa in attesa del 26 dicembre - per noi è Santo Stefano, per gli australiani il Boxing Day -, giorno in cui ha il via la Sidney-Hobart, la leggendaria regata annuale.
Nonostante il sole e il mare le città australiane si colorano di Mercatini di Natale ma se nella tradizione europea vigono le classiche corone in quelli australiani vi sono le piante autoctone come palme ed eucalypto decorati a festa con i campanellini, che non mancano mai e sono appesi ovunque. Le decorazioni possono includere immagini poco consone al Natale classico, come canguri e koala con il cappello da Babbo Natale e le sciarpe rosse! Quanto all’artigianato… c’è davvero l’imbarazzo della scelta fra prodotti e tipicità. Imperdibile l’arte aborigena.
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Last Edit: 12 years 4 months ago by meruccia.
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Mercatini di Natale
Mercatini di Natale in Canada
Maestoso in tutta la sua stupefacente natura, il Canada è un susseguirsi di laghi, montagne e parchi. Basti pensare che il Parco nazionale Banff, risalente al 1885, comprende una parte delle Montagne Rocciose.
E per una natura ancora più selvaggia, la meta è la regione polare del Nunavut, ma c’è anche l’altro volto del Canada, quello delle città, come Montreal, caratterizzata dal clima rigido, o Vancouver, che al posto delle montagne vanta i grattacieli a svettare verso il cielo, o ancora la capitale, Ottawa. Le città canadesi in occasione del Natale si accendono di luci e sono animate da numerosi mercatini che in occasione del Natale diventano Mercatini di Natale “a tema” e propongono artigianato locale e addobbi natalizi.
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meruccia
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Last Edit: 12 years 4 months ago by meruccia.
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Mercatini di Natale
Di solito chiude i mercatini di Natale, specialmente quelli romani
quando ero piccola cercavo di capire come potesse camminare con le scarpe tutte rotte
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meruccia
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Last Edit: 12 years 4 months ago by meruccia.
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engiel
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Il Natale è la festività cristiana che celebra la nascita di Gesù ("Natività"). Cade il 25 dicembre (il 7 gennaio nelle Chiese ortodosse slave e copte che adottano il calendario giuliano).
Il termine deriva dal latino natalis, che significa "relativo alla nascita".
Secondo il calendario liturgico è una solennità al di sopra dell'Ascensione e alla Pentecoste, ma inferiore alla Pasqua, la festività cristiana più importante. È comunque la festa più popolarmente sentita tra i cristiani e negli ultimi anni ha assunto anche un significato laico, legato allo scambio di regali, alla famiglia e a figure del folclore come Babbo Natale.
Sono strettamente legate alla festività la tradizione del presepe, di origine medioevale, e l'addobbo dell'albero di Natale, diffusasi successivamente a partire dal Nord Europa.
Il termine italiano "Natale" deriva dal latino cristiano Natāle(m), per ellissi di diem natālem Chiristi ("giorno di 'natale' di Cristo") a sua volta da latino natālis derivato da nātus ("nato"), quindi dal participio passato nāsci ("nascere"), risalente a *gnasi incoativo della radice verbale indoeuropea *gen-/*gnē ("generare", da cui anche il latino genĕre e gignĕre).
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La festività del Natale non è documentata in testi pervenutici prima del IV secolo. La prima menzione certa della Natività di Cristo con la data del 25 dicembre risale al 336, e la si riscontra nel Chronographus, redatto intorno alla metà del IV secolo dal letterato romano Furio Dionisio Filocalo.
Le origini storiche della festa non ci sono note e sono state spiegate con varie ipotesi[10]. Probabilmente la sua data venne scelta per sostituire la festa del Natalis Solis Invicti con la celebrazione della nascita di Cristo, indicato nel Libro di Malachia come nuovo "sole di Giustizia" (cfr. Malachia III,20)], ma questa ipotesi è comunque oggetto di discussione e sono state proposte anche soluzioni diverse, sia in relazione ad influenze ebraiche[14] che a tradizioni interne al cristianesimo. Le diverse ipotesi possono anche coesistere
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Origine del Natale
Senza nulla togliere al valore religioso della festa, in questo breve articolo cercheremo di approfondire la vera origine del Natale. Il 21 dicembre ha rappresentato fin dai tempi antichi una data speciale del calendario: il solstizio di inverno. Dopo il giorno del solstizio di inverno le giornate tornano a diventare più lunghe e soleggiate. E' quindi l'inversione stagionale che piano piano porta verso la primavera. Quasi tutte le culture antiche festeggiano questo evento. Vediamo il perché. Tutte le attività umane (caccia, pastorizia e agricoltura) erano legate alla fine dell'inverno e all'alternarsi delle stagioni. Nei mesi più freddi le persone si rintanavano al chiuso, consumando il cibo accumulato durante l'anno nella speranza che bastasse. Oltrepassare metà inverno era quindi motivo di festeggiamento e di speranza di sopravvivenza. La festa del solstizio cade nel periodo dal 21 al 24 dicembre per un semplice motivo astronomico, in questa fase agli occhi di un osservatore o di un astronomo il sole appare fermo all'orizzonte, per poi invertire la rotta e riprendere il suo moto verso la primavera a partire dal 25 dicembre. Da questa origine deriva anche la festa del 25 dicembre nell'antica Roma in cui veniva festeggiato il dio Mitra, una divinità iranica del Sole di 3600 anni fa, molto seguita tra i soldati e tra le popolazioni dei territori di confine. La festa del sole aveva la caratteristica di accomunare le religioni delle diverse popolazioni europee sotto il vasto impero romano, quasi tutte celebravano nel 25 dicembre il solstizio d'inverno. La festa era molto simile alle attuali celebrazioni del natale cristiano, con riti collettivi e feste familiari. Una sorta di natale 'pagano'. Nel 273 d.C. l'imperatore Aureliano prese atto dell'importanza e del carattere unificante della festa, decretandone la sua istituzionalizzazione come "Natalis Solis Invicti" nell'ottavo giorno prima del capodanno. Ovvero il 25 dicembre. La festa cadde nell'oblio con l'espansione del Cristianesimo. Alcuni storici ipotizzano che la scelta di festeggiare il natale cristiano proprio nello stesso giorno del precedente natale 'pagano' sia nata dall'esigenza politica dei primi dirigenti imperiali paleocristiani (post Costantino) per favorire l'espansione del cristianesimo utilizzando le ricorrenze dei riti pagani, già conosciute e diffuse nella popolazione. Pian piano le festività e i luoghi di culto pagani furono dimenticati, rimpiazzati da celebrazioni simili in chiave cristiana. Anche gli stessi luoghi di culto, i 'mitrei', si trasformarono lentamente nelle prime chiese cristiane. In tutto questo il Natale non ha tuttavia mai smesso di perdere il suo fascino e conquistare il cuore delle persone che, seppure con motivi diversi, si ritrovano a festeggiare il solstizio di inverno. In un certo senso... a festeggiare la vita che continua, anno dopo anno.
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Gandalf
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Last Edit: 12 years 4 months ago by kriskris. Reason: post per conto di engiel
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Gesù nacque davvero quel 25 dicembre
Fu la Chiesa a scegliere il 25 dicembre per contrastare e sostituire le feste pagane nei giorni del solstizio d'inverno. La nascita del Cristo al posto della rinascita del Sol invictus. All'inizio, dunque, ci fu una decisione pastorale che può essere mutata, variando le necessità.
Una provocazione, ovviamente, che si basava però su ciò che è (o, meglio, era) pacificamente ammesso da tutti gli studiosi: la collocazione liturgica del Natale è una scelta arbitraria, senza collegamento con la data della nascita di Gesù, che nessuno sarebbe in grado di determinare. Ebbene, pare proprio che gli esperti si siano sbagliati; e io, ovviamente, con loro. In realtà oggi, anche grazie ai documenti di Qumran, potremmo essere in grado di stabilirlo con precisione: Gesù è nato proprio un 25 dicembre. Una scoperta straordinaria sul serio e che non può essere sospettata di fini apologetici cristiani, visto che la dobbiamo a un docente, ebreo, della Università di Gerusalemme.
Vediamo di capire il meccanismo, che è complesso ma affascinante. Se Gesù è nato un 25 dicembre, il concepimento verginale è avvenuto, ovviamente, 9 mesi prima. E, in effetti, i calendari cristiani pongono al 25 marzo l'annunciazione a Maria dell'angelo Gabriele. Ma sappiamo dallo stesso Vangelo di Luca che giusto sei mesi prima era stato concepito da Elisabetta il precursore, Giovanni, che sarà detto il Battista. La Chiesa cattolica non ha una festa liturgica per quel concepimento, mentre le antiche Chiese d'Oriente lo celebrano solennemente tra il 23 e il 25 settembre. E, cioè, sei mesi prima dell'Annunciazione a Maria. Una successione di date logica ma basata su tradizioni inverificabili, non su eventi localizzabili nel tempo. Così credevano tutti, fino a tempi recentissimi. In realtà, sembra proprio che non sia così.
In effetti, è giusto dal concepimento di Giovanni che dobbiamo partire. Il Vangelo di Luca si apre con la storia dell'anziana coppia, Zaccaria ed Elisabetta, ormai rassegnata alla sterilità, una delle peggiori disgrazie in Israele. Zaccaria apparteneva alla casta sacerdotale e, un giorno che era di servizio nel tempio di Gerusalemme, ebbe la visione di Gabriele (lo stesso angelo che sei mesi dopo si presenterà a Maria, a Nazareth) che gli annunciava che, malgrado l'età avanzata, lui e la moglie avrebbero avuto un figlio. Dovevano chiamarlo Giovanni e sarebbe stato "grande davanti al Signore".
Luca ha cura di precisare che Zaccaria apparteneva alla classe sacerdotale di Abia e che quando ebbe l'apparizione "officiava nel turno della sua classe". In effetti, coloro che nell'antico Israele appartenevano alla casta sacerdotale erano divisi in 24 classi che, avvicendandosi in ordine immutabile, dovevano prestare servizio liturgico al tempio per una settimana, due volte l'anno. Sapevamo che la classe di Zaccaria, quella di Abia, era l'ottava, nell'elenco ufficiale. Ma quando cadevano i suoi turni di servizio? Nessuno lo sapeva. Ebbene, utilizzando anche ricerche svolte da altri specialisti e lavorando, soprattutto, su testi rinvenuti nella biblioteca essena di Qumran, ecco che l'enigma è stato violato dal professor Shemarjahu Talmon che, come si diceva, insegna alla Università ebraica di Gerusalemme. Lo studioso, cioè, è riuscito a precisare in che ordine cronologico si susseguivano le 24 classi sacerdotali. Quella di Abia prestava servizio liturgico al tempio due volte l'anno, come le altre, e una di quelle volte era nell'ultima settimana di settembre. Dunque, era verosimile la tradizione dei cristiani orientali che pone tra il 23 e il 25 settembre l'annuncio a Zaccaria. Ma questa verosimiglianza si è avvicinata alla certezza perché, stimolati dalla scoperta del professor Talmon, gli studiosi hanno ricostruito la "filiera" di quella tradizione, giungendo alla conclusione che essa proveniva direttamente dalla Chiesa primitiva, giudeo-cristiana, di Gerusalemme. Una memoria antichissima quanto tenacissima, quella delle Chiese d'Oriente, come confermato in molti altri casi.
Ecco, dunque, che ciò che sembrava mitico assume, improvvisamente, nuova verosimiglianza. Una catena di eventi che si estende su 15 mesi: in settembre l'annuncio a Zaccaria e il giorno dopo il concepimento di Giovanni; in marzo, sei mesi dopo, l'annuncio a Maria; in giugno, tre mesi dopo, la nascita di Giovanni; sei mesi dopo, la nascita di Gesù. Con quest'ultimo evento arriviamo giusto al 25 dicembre. Giorno che, dunque, non fu fissato a caso.
Dopo tanti secoli di ricerca accanita i Vangeli non cessano di riservare sorprese. Dettagli apparentemente inutili (che c'importava che Zaccaria appartenesse alla classe sacerdotale di Abia? Nessun esegeta vi prestava attenzione) mostrano all'improvviso la loro ragion d'essere, il loro carattere di segni di una verità nascosta ma precisa. Malgrado tutto, l'avventura cristiana continua.
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Il Natale nella tradizione cristiana
Nella tradizione cristiana, il Natale celebra la nascita di Gesù a Betlemme da Maria. Il racconto ci è pervenuto attraverso i vangeli secondo Luca e Matteo, che narrano l'annuncio dell'angelo Gabriele, la deposizione nella mangiatoia, l'adorazione dei pastori, la visita dei magi. Alcuni aspetti devozionali (la grotta, il bue e l'asino, i nomi dei magi) risalgono invece a tradizioni successive e a vangeli apocrifi.
Il significato cristiano della festa risiede nella celebrazione della presenza di Dio. Con la nascita di Gesù, Dio per i cristiani non è più infatti un Dio distante, che si può solo intuire da lontano, ma è un Dio che si rivela ed entra nel mondo per rimanervi fino alla fine dei tempi.
Per quanto riguarda la liturgia, nella Chiesa latina il giorno di Natale è caratterizzato da quattro messe: la vespertina della vigilia, ad noctem (cioè la messa della notte), in aurora, in die (nel giorno). Come tutte le solennità, il Natale ha una durata maggiore rispetto agli altri giorni del calendario liturgico e inizia infatti con i vespri della vigilia.
Il tempo liturgico del Natale si conta a partire dai primi vespri del 24 dicembre, per terminare con la domenica del Battesimo di Gesù, mentre il periodo precedente al Natale comprende le quattro domeniche di Avvento.
domanda del 12: Come si dice buon natale in giapponese
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Last Edit: 12 years 4 months ago by kriskris.
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Causa problemi imprevisti non sono al lavoro e non sono al pc per cui devo obbligatoriamente saltare.
Era quello che non speravo succedesse, ma purtroppo ...
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